I mille mali della signora Maria

La visita di idoneità a cicli di Ossigeno Terapia Iperbarica (OTI) prevede, oltre alla valutazione dell’appropriatezza terapeutica secondo i protocolli riconosciuti, un’approfondita visita della persona da trattare volta a valutare il suo stato di salute a 360°, ad escludere controindicazioni relative ed assolute, a spiegare i possibili effetti collaterali di questa terapia ed in ultimo, ma non meno importante, la spiegazione e l’istruzione ad eseguire le manovre di compensazione.

L’ampiezza delle indicazioni terapeutiche che prevedono OTI come possibile cura porta al medico iperbarico un’estrema variabilità di soggetti da visitare con le condizioni cliniche più disparate, generando visite “regolari” ma anche visite estremamente articolate e complesse per le condizioni psico-sociali, l’età dei pazienti, e, ovviamente, lo stato di salute globale.

Questo è il caso del racconto di fantasia della visita alla signora Maria, che mise a dura prova le conoscenze del medico iperbarico e che richiese una notevole empatia per mettere a proprio agio questa simpatica vecchietta e i suoi mille mali.

Medico: buongiorno signora Maria, si accomodi e mi racconti cosa la porta qui.

Entra in ambulatorio la signora Maria con un deambulatore stracarico di borse di documenti.

Maria: Lei è il dottore? Allora, io sono qui perché il medico condotto mi ha mandato dal dottore delle ossa per il male al ginocchio e questo ha detto che devo fare la camera barbarica..

Medico: Maria, iperbarica, non barbarica…

Maria: si appunto, barbarica.

La signora Maria scarica sulla scrivania una pletora di documenti sanitari ed il medico inizia meticolosamente ad analizzarli.

Medico: Allora signora Maria, come e quando le si è sviluppato dolore al ginocchio?

Maria: Stavo sistemando le aiuole dei fiori…sa dottore mi piace lavorare nel mio giardino…. quando ho messo il piede male e ho preso una storta ed il ginocchio mi ha iniziato a fare male; dopo qualche giorno sono andata dal mio dottore di base, proprio un bravo dottore sa, che mi ha visitato e visto che il ginocchio era grosso come un pallone mi ha mandata a fare una lastra e poi dal dottore delle ossa. Questo mi ha dato delle punture da fare e degli esami ma sono ormai 3 mesi e io non ne posso più dal male; ieri sono tornata dal dottore che ha visto gli esami (RMN risonanza magnetica nucleare) e mi ha detto di fare anche la camera barbarica. Io però ho paura… sa? Ho l’abete (diabete), ho avuto un malanno al cuore (infarto Nstemi rivascolarizzato 7 anni prima), la pressione alta, ho la PCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva) e soffro di tremori (epilessia).

La relazione ortopedica e la RMN evidenziano esteso edema intraspongioso del ginocchio dx con piccolo possibile focolaio osteonecrotico della zona di carico del condilo femorale mediale; questo quadro clinico conferma la correttezza prescrittiva dello specialista inviante ma il medico iperbarico sa bene che le comorbilità della signora Maria possono in qualche modo potenzialmente creare problemi in OTI e cerca avidamente nella documentazione sanitaria sperando di trovare recenti rivalutazioni specialistiche sui principali malanni della signora. In particolare il medico iperbarico sa che nei pazienti diabetici è necessario un buon compenso dei valori glicemici ed che è fondamentale misurare i valori glicemici poco prima della seduta iperbarica poiché valori inferiori  a 120mg/dl, a causa dell’aumento del metabolismo in OTI, potrebbero esporre il paziente ad ipoglicemia; per quanto riguarda patologie dell’apparato cardiovascolare è necessaria un’approfondita valutazione della stabilità clinica con una valutazione del rischio-beneficio che può necessitare di approfondimenti che possono essere guidati da score standardizzati (es. Detsky score), massima attenzione poi va rivolta alle patologie del sistema respiratorio, in particolare la BPCO dove  un’iperreattività bronchiale sostenuta da riacutizzazioni bronchitiche può generare broncospasmo e quindi anche in questo caso il medico raccomanderà alla signora di farsi parte attiva nel segnalare prontamente cambiamenti da questo versante, per quanto riguarda l’epilessia, si ritiene che il paziente epilettico sia più suscettibile al rischio di crisi iperossica, evento raro ma possibile in ambiente iperbarico, e quindi anche in questo caso Maria deve essere in ottimo controllo farmacologico.

Fortunatamente la signora esegue regolarmente i controlli di routine che evidenziano buona gestione del diabete, stabilità cardiovascolare senza sintomatologia specifica e con valori pressori nella norma, quadro respiratorio ben compensato dalle terapie inalatorie senza riacutizzazioni recenti, quadro epilettico in terapia senza episodi da più di 10 anni. L’esame obbiettivo conferma ulteriormente nel complesso il quadro di buon controllo complessivo delle varie comorbilità e rassicura il medico nel confermare l’idoneità della signora all’iperbarismo.

Medico: Allora signora Maria, la patologia di cui è affetta può avere benefici tramite OTI e nel complesso le sue condizioni cliniche sono più che discrete e con qualche attenzione potrà eseguire il ciclo OTI in sicurezza. Dovremo sicuramente controllare come va la glicemia, infatti questa può diminuire durante OTI quindi segnali prontamente all’assistente se dovesse sentirsi sudata e confusa, ma stia tranquilla che con qualcosa di dolce si risolve prontamente; mi raccomando se le venisse la tosse ci avverta prima della seduta OTI cosi possiamo visitarla.

Il medico segnala comunque le fragilità e annota le problematiche della signora, come la valutazione della glicemia e della pressione arteriosa, in modo che vengano monitorate quotidianamente durante il percorso OTI, ricordando a Maria di farsi parte attiva nel segnalare qualora insorgessero aggravamenti delle note problematiche di salute.

Rivolgendosi alla signora Maria il medico descrive con semplicità le modalità di esecuzione delle sedute OTI ed insegna alla signora le manovre di compensazione, ma questa è un’altra storia…….

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