In ricordo del Maestro Raffaele Pallotta d’Acquapendente, di Pasquale Longobardi – Testo in inglese e francese

Raffaele Pallotta d’Acquapendente, Arcangelo, Gabriele (Roma, 30 settembre 1931 – Napoli, 6 agosto 2017)

Il Professore Raffaele Pallotta d’Acquapendente piace alla gente per il suo pensiero e l’interpretazione della Vita in maniera scientifica e un po’ mistica. Familiarmente chiamato “Lello” dagli amici, per la sua affabilità. Passa alla Storia come “Il cacciatore di bolle” per l’impegno nella ricerca in medicina subacquea e iperbarica.

“Uomo affascinante” lo ha definito il mitico Enzo Maiorca. La “raggiera dorata” che si irradiava dal viso rassicurante del Professore e le sue parole “Ce l’avimmo fatta!” fu quanto vide e senti Enzo al suo risveglio da una grave sincope che lo tenne al confine tra la vita e la morte.

Ninì Cafiero ricorda il viso del Professore che sorrideva attraverso l’oblò della camera iperbarica, dove rimase tutto il tempo del trattamento tenendolo sveglio. La sera il Professore gli offrì pizza, fritto di pesce e birra.

Tantissimi sono i subacquei salvati dalla virtù del Professore. Per un subacqueo incidentato o con la diagnosi di una malattia che minacciava la non idoneità all’immersione, il solo nome del Professore era garanzia di essere nelle mani di un Grande.

Non solo subacquea. Negli anni 80 il professore Mauro Ficini, altro pioniere della medicina subacquea, gli telefonò da Firenze Sto per perdere la gamba a seguito di una ostruzione dell’arteria, non ho nessuna intenzione di vivere da invalido”.Mauro, tieni duro, non dire sciocchezze e non farti tagliare niente, sto arrivando”. Organizzò con il professore Giampaolo Novelli, direttore dell’Istituto di Anestesia e Rianimazione della Università di Firenze e con il Roberto Galeazzi, proprietario di una Ditta produttrice di camere iperbariche, l’allestimento di un impianto iperbarico che permise a Ficini di salvare l’arto.

Il suo rapporto con l’ossigenoterapia risale alla sua entrata in scena. Il 30 settembre 1931 nasce, in Roma, asfittico e al padre viene data la notizia che era nato morto. Una infermiera tedesca lo buttò in acqua e ghiaccio e appena riprese a respirare, l’ossigeno lo salvò. Il suo imprinting per la medicina subacquea avvenne a otto anni: in Vietri sul Mare, rimase incastrato tra due rocce mentre era in apnea, svenne e si salvò dall’annegamento solo grazie alla risacca del mare che lo recuperò in superficie. Nel 1958, a 27 anni, il giovane Raffaele Pallotta, ufficiale medico della Marina Militare, assistette in camera iperbarica un ufficiale della Marina greca affetto sia da un grave incidente da decompressione che dallo shock settico per una gangrena gassosa all’arto inferiore destro. Durante il trattamento iperbarico, Pallotta dovette rianimarlo con la respirazione artificiale e l’ausilio di un autorespiratore a circuito chiuso in ossigeno (ARO).  Per il notevole impegno fisico e la disidratazione, Pallotta svenne ripetutamente al termine del trattamento iperbarico e cadde in un sonno profondo. Le sue condizioni erano tali che il Ministero della Difesa, il Capo di Stato Maggiore, l’Ammiraglio Ispettore per la Sanità informarono la moglie Mariolina che diversi giornali stavano riportando la morte del marito, eroico ufficiale medico “Si sacrifica per salvare un ufficiale di marina ellenico” (Il Giornale d’Italia, mercoledì 27 agosto 1958). Non era così.

Insigne e studioso pioniere della medicina subacquea ed iperbarica. Come suggello per la sua abnegazione, sul suo petto rifulgono sei Medaglie d’Oro (tra le quali quella del Valore Civile, del Valore di Marina, della Sanità Pubblica, della “Missione del Medico”, quella greca per Atto d’eccezionale coraggio) e diverse Croci d’Argento (tra le quali quella al Merito Sportivo). Ammiraglio Medico della Marina Militare Italiana. E’ stato consulente dello Stato Maggiore della Marina per la Medicina e ha rappresentato  l’Italia nel Comitato per le Emergenze  in Mare della NATO. Membro dell’Alto Comitato de l’Academìe Européenne des Sciences, des Arts et de Letres de Paris. Membro estero dell’Accademia di Francia. Cavaliere della Legion d’Onore. Citazione d’Onore del Congresso  degli Stati Uniti. Presidente d’Onore della International Hyperbaric Medical Society. Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta. Commendatore di Giustizia dell’Ordine del Santissimo Salvatore. Cavaliere con Placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio. Past Presidente della Guardia Costiera Ausiliaria.

Orgoglioso di essere stato fondatore e primo Presidente, in  Ustica nel 1983, della prestigiosa Accademia Internazionale delle Scienze e delle Tecniche Subacquee che rappresenta l’Italia nel Reseau des Accademies Mediterranèens de l’UNESCO, composta dalle più importanti personalità che nel mondo hanno ricevuto il “TRIDENTE d’ORO” (il Nobel della Cultura Marinara). Di essere stato ideatore e Presidente dell’Ente Morale “Biennale del Mare” che agisce per lo sviluppo delle relazioni culturali e imprenditoriali tra i popoli costieri mediterranei, sotto il Patronato Permanente dell’UNESCO, l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di numerosi Ministeri, Università ed Enti. Ha ricevuto l’AWARD d’onore dell’International Hystorical Diving Society quale “Pioniere della Medicina Subacquea, è stato il primo a intuire e sperimentare le proprietà farmacologiche dell’Ossigeno Iperbarico e a usarlo nella cura di varie patologie, salvando molte vite”. Diverse le cittadinanze onorarie (Massalubrense, Ustica, Tolone).

Nel 1960 (a 29 anni), su invito del professore Boerema, partecipò all’esperimento “Live Without Blood” che è un pilastro della medicina iperbarica. Alcuni maiali, ai quali era stato sostituito quasi tutto il sangue con una soluzione Ringer (acqua e sali), sopravvissero in camera iperbarica a 3 bar. Iniziava una nuova era della fisiologia umana.

Nel 1975 il Professore fu fra i fondatori della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI), della quale divenne Presidente nel 1980.

Nel 1992, per le Edizioni Curto, pubblicò il trattato in due volumi “La Medicina Subacquea e Iperbarica” che tuttora è la Bibbia italiana della disciplina. Il Trattato connette diverse discipline mediche alle quali afferisce la terapia iperbarica, coinvolgendo i professionisti di maggior talento.

Nel 1997, in un difficile momento per la medicina iperbarica italiana, accettò la Presidenza della Associazione Nazionale Centri Iperbarici Italiani (ANCIP) con l’obiettivo di opporsi alle speculazioni politiche e rilanciare la disciplina.

Chiara la sua visione di una Società migliore per la realizzazione della quale si è attivamente adoperato. Rotariano dal 1969. Past President dell’Istituto Culturale Rotariano Italiano. Direttore del Rotary Internazionale, dopo esserne stato il portavoce per l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente; rappresentante presso l’UNESCO (Parigi) e la FAO (Roma). Ha diretto le riviste “Rotary” e “Realtà Nuova”.  Gli sono state conferite nove “Paul Harris Fellow” (3 Rubini), la “Distinguished Service Award” (massimo riconoscimento della Rotary  Foundation), la “Distinguished Award in the Polioplus Campaign” (campagna per la promozione della vaccinazione antipolio).

L’amore per la moglie Mariolina, conosciuta ai tempi dello formazione universitaria in medicina, per i figli (Annamaria, Roberta, Flavia e Fabrizio Michele) è stata la sua principale fonte di energia.

Per me è il Maestro.

Fu leggendo, su Mondo Sommerso, i suoi articoli di medicina subacquea che decisi, ancora adolescente, di intraprendere questa disciplina. Lo conobbi nel 1988, ancora studente al secondo anno di medicina. Mi affascinò il suo desiderio di trasmettere la conoscenza e l’esperienza che aveva acquisito. Come tutte le grandi persone, non è mai  stato avaro di consigli e spiegazioni. Ho vissuto con Lui il sogno dell’Istituto di Ricerche e Studi Subacquei e Iperbarici della Amministrazione Provinciale di Napoli, istituito nel 1980 come progetto multidisciplinare che anticipava i tempi: troppo rispetto al ritmo della Politica. Una grande occasione perduta per Napoli e l’Italia.

La Sua Scuola Interdisciplinare di Medicina Iperbarica Napoletana (SIMIN) ha alimentato la mia passione: ogni incontro era sorgente di innovativi progetti di ricerca sulla medicina subacquea e iperbarica.

Il Professore mi ha trasmesso l’impegno verso l’innovazione giusta ed equilibrata, superando le resistenze dell’ambiente scientifico tradizionalmente conservatore. Era a Lui cara l’affermazione di George Bernard Shaw: L’uomo ragionevole si adegua al mondo; quello irragionevole si ostina a tentare di adeguare il mondo a se stesso. Dunque il progresso dipende dagli uomini irragionevoli“. Ciò significa sacrificio costante e impegno attivo per essere in una élite derivante dal lavoro e dal comportamento morale, intollerante verso la mediocrità. Mi ha insegnato che solo l’entusiasmo può costituire il carburante capace di fare partire la locomotiva del nostro impegno professionale e sociale. Con Lui, ero e sono in continua attività – da un progetto all’altro – attento al continuo miglioramento. Questa è la lezione che lascia viva in me, in noi.

Mi piace concludere con il messaggio dell’Onorevole Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute (8 agosto 2017) “Voglio esprimere le mie più sincere condoglianze a tutti voi. Pioniere della Medicina Subacquea ed Iperbarica in Italia, con lui è venuto a mancare un punto di riferimento per tutti noi. Lo ricorderemo sempre come brillante e proficuo Autore di pubblicazioni internazionali, validissimo professionista dedito alla sua missione, per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali spicca la Medaglia d’Oro al merito della Sanità Pubblica. La Sua scomparsa è un grave lutto per la nostra Sanità e per il nostro Paese. Rimarrà sempre nei nostri cuori e a Lui andranno sempre la nostra stima ed il nostro apprezzamento” Grazie di cuore, Onorevole Ministro, il Professore Raffaele Pallotta d’Acquapendente, “Lello”, è effettivamente impresso in noi.

Pasquale Longobardi

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Raffaele Pallotta d’Acquapendente, Arcangelo, Gabriele (Roma, 30th September 1931 – Napoli, 6th August 2017)

The Professor Raffaele Pallotta d’Acquapendente is loved by people for his way of thinking and for his life interpretation both, in a scientific and also a little bit in a mystical way. Familiarly called “Lello” by his friends, for his affability. Goes down in history as “The Bubble Hunter” for his engaging in underwater and hyperbaric medicine research.

The legendary Enzo Maiorca called him “the charming man”. The “golden rays” that radiate from the reassuring face of the Professor and his words “Ce l’avimmo fatta!” (“we did it”) was what Enzo saw and heard awakened by a serious syncope that kept him at the border between life and death.

Ninì Cafiero remembers the Professor’s face smiling through the porthole of the hyperbaric chamber, where he remained all the treatment time, keeping him awake. In the evening the Professor offered him a pizza, fried fishes and a beer.

Acciaroli (SA), 1975, Pallotta is accompanied by the Law-Enforcement on an offshore platform to treat an underwater technician with a severe respiratory failure decompression accident. In the absence of adequate health care, he saves the life of the injured with his quick wit by intubating him with a piece of rubber hose, with the artificial respiration and with industrial oxygen ventilation. The decompression assistance will be completed by Dr. Nicola Costagliola as the Professor was urgently accompanied by an helicopter of the Italian Police to assist another injured diver. Nowadays, thanks to the commitment of the Italian Underwater Companies Association (AISI), the safety of underwater work is actively safeguarded through prevention and health protection.

The Professor Pallotta has spared no effort. Many are the divers who were saved by his virtue. Only by saying the Professor’s name, for an injured diver or a diver with a diagnosis of an illness that threatened the dive ability, was a guarantee of being in the hands of a great professional.

Not just underwater. In the 1980s, Professor Mauro Ficini, another pioneer of underwater medicine, called him from Florence: “I’m about to lose my leg as a result of an obstruction of the artery, I do not want to live the rest of my life as a disabled person.” “Mauro, stay strong, do not say nonsense and do not let anybody cut off you anything, I’m coming.” Together with professor Giampaolo Novelli, director of the Anesthesia and Reanimation Institute of the Florence University, and with Roberto Galeazzi, owner of a company producing hyperbaric chamber, he organized the setting up of a hyperbaric chamber that allowed Ficini to save his limb.

His relationship with oxygen therapy dates back to his birth. He was born asphyxiated on September 30th, 1931, in Rome, and it was given to his father the news that he was born dead. A German nurse threw him in water and ice and just resumed breathing, the oxygen saved him. His imprinting for underwater medicine took place when he was eight years old: in Vietri sul Mare, he staggered between two rocks while he was in apnea, he fainted and was saved from the drowning only by the sea towel that retrieved him to the surface. In 1958, at age of 27, the young Raffaele Pallotta, Medical Officer of the Italian Navy, assisted in the hyperbaric chamber an officer from the Greek Navy affected by both, a severe decompression accident and a septic shock for a gas gangrene at the lower-right limb. During the hyperbaric treatment, Pallotta had to resuscitate him with artificial respiration and the aid of a closed circuit oxygen recycling rebreather (ARO). For the great physical effort and dehydration, Pallotta fainted repeatedly at the end of the hyperbaric treatment and fell into a deep sleep. His conditions were such severe that the Ministry of Defense, the Chief of Staff and the Inspector Admiral for Health informed his wife Mariolina that several newspapers were reporting the death of her husband, heroic medical officer, “sacrifices to save an officer of the  Hellenic Navy “(Il Giornale d’Italia, Wednesday 27th August 1958). It was not like this.

He was a renowned and pioneer researcher in underwater and hyperbaric medicine. As a seal for his abnegation, six Gold Medals shine on his chest (including those for the Civil Value, for the Navy Value, for the Public Health, for the “Mission of the Doctor”, and the Greek medal for the Exceptional Courage Act) and several Silver Crosses (including the one for Sports Merit). Medical Admiral of the Italian Navy. He has been a consultant for the Navy State Medicine and has represented Italy in the NATO Sea Emergency Committee. Member of the High Council of l’Academìe Européenne des Sciences, des Arts et de Letres de Paris. Foreign member of the France Academy. Knight of the Order of Legion of Honor. Honor mention of the United States Congress. Honorary President of the International Hyperbaric Medical Society. Knight of the Sovereign Military Order of Malta. Commander of Justice of the Order of the Holy St. Salvatore. Knight with Plato of the Sacred Military Constantinian Order of St. George. Past President of the Auxiliary Coast Guard.

Proud of being the founder and first president, in Ustica in 1983, of the prestigious International Academy of Science and Diving Techniques, that represents Italy in the Reseau des Accademies Mediterranèens of UNESCO, composed by the most important personalities in the world who received the “GOLDEN TRIDENT” (the Nobel Prize for Marine Culture). He is the creator and the president of the moral organization  “Biennale del Mare” / “ Sea Biennial”, which acts for the development of cultural and business relationship between the Mediterranean coast peoples under the permanent patronage of UNESCO, of the President and the Senate of the Republic, of the Presidency of the Council of Ministers and various Ministries, Universities and Organizations. He received the honor AWARD of the International Hystorical Diving Society as “Pioneer of Diving Medicine as the first to understand and experience the pharmacological properties of the Hyperbaric Oxygen and to use it in the treatment of various pathologies, saving many lives.” Honorary Citizen of different cities (Massalubrense, Ustica, Toulon).

In 1960 (at 29 years old), at the invitation of Professor Boerema, he participated in the experiment “Live Without Blood”, a pillar of the hyperbaric medicine. Some pigs, who had almost all their blood replaced with a Ringer solution (water and salts), survived in a hyperbaric chamber at 3 bar. A new era thus began for human physiology.

In 1975 the Professor was among the founders of the Italian Society of Underwater and Hyperbaric Medicine (SIMSI), and became President in 1980.

In 1992, he published for “Edizioni Curto” the two-volumes Treaty “The Diving and Hyperbaric Medicine”, which is still nowadays considered the Italian bible of this discipline. The Treaty links several medical disciplines to which hyperbaric therapy is concerned, involving the most talented professionals.

In 1997, in a difficult time for the Italian hyperbaric medicine, he accepted the Presidency of the National Association of Italian Hyperbaric Centers (ANCIP) with the aim of opposing political speculation and reviving this discipline.

Very clear his vision of a better society and actively engaged for the realization of this aim. Being part of the Rotary Club since 1969. Past President of the Italian Cultural Rotary Institute, Director of International Rotary, after being the spokesperson for Europe, Africa and the Middle East; representative at UNESCO (Paris) and FAO (Rome). He directed the magazines “Rotary” and “Nuova Realtà”. He was awarded nine “Paul Harris Fellow” (3 Rubies), the Distinguished Service Award (maximum recognition of the Rotary Foundation) and the Distinguished Award in the Polioplus Campaign”

His main source of energy was the love for his wife Mariolina, known during the university education in medicine, and for his children (Annamaria, Roberta, Flavia and Fabrizio Michele).

For me he is the Master. It was by reading his diving medicine articles, published on the magazine “Mondo Sommerso”, that, still adolescent, I decided to undertake this discipline. I met him in 1988, when I was still a student at the second year of medicine. I was fascinated by his desire to share his knowledge and his experience. Like all great people, he has been very generous in providing advice and explanation. I lived with him the dream of the Institute of Research and Dive and Hyperbaric Studies of the Provincial Administration of Naples, set up in 1980 as a multidisciplinary project that anticipated the times: too much compared to the pace of the Politic. Naples and Italy lost a great opportunity.

His Neapolitan Interdisciplinary School of Hyperbaric Medicine (SIMIN) has fueled my passion: every meeting was the source for innovative research projects on underwater and hyperbaric medicine. The Professor has convey me the commitment to a fair and balanced innovation, overcoming the resistances of the traditionally conservative scientific environment. He was dear to a George Bernard Shaw’s statement: “The reasonable man adapts himself to the world: the unreasonable one persists in trying to adapt the world to himself. Therefore all progress depends on the unreasonable man.” This means constant sacrifice and active commitment to being in an elite derived from work and moral behavior, intolerant towards mediocrity. He taught me that only the enthusiasm can be the fuel able to start the locomotive of our professional and social commitment. With him, I was and I’m in constant activity – from one project to another – oriented to a continuous improvement. This is, his still live, lesson he left to me, to us.

I would like to conclude with the message of the Honourable Beatrice Lorenzin, Italian Minister of Health (8th, August 2017) “I want to express my sincere condolences to you all. Pioneer of Underwater and Hyperbaric Medicine in Italy, with his loss we missed a point of reference for all of us. We will always remember him as a brilliant and active author of international publications, a worthy professional dedicated to his mission, for which he received numerous international awards, among which the Golden Medal for the merit of Public Health. His passing is a serious mourning for our Health and for our country. He will always remain in our hearts, and to him will always be our esteem and appreciation”. Thank you very much, Honourable Minister, the Professor Raffaele Pallotta d’Acquapendente, “Lello”, is actually impressed in us.

Pasquale Longobardi

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EN MÉMOIR DU MATÎRE RAFFAELE PALLOTTA D’ACQUAPENDENTE, DE PASQUALE LONGOBARDI

RAFFAELE PALLOTTA D’ACQUAPENDENTE, ARCANGELO, GABRIELE (ROME, 30 SEPTEMBRE 1931 – NAPLES, 6 AOÛT 2017)

Le professeur Raffaele Pallotta d’Acquapendente plaît aux gens pour sa pensée et l’interprétation de la Vie en manière scientifique et un peu mystique. Familièrement appelé “Lello” par ses amis pour sa fiabilité, il est entré dans l’Histoire en tant que “Chasseur des Bulles” pour son engagement en médecine sous–marine et hyperbare.

Le génial Enzo Maiorca l’a défini “Homme Charmant”. L’“Enrayure Dorée” qui rayonnait du visage rassurant du Professeur et ses paroles “Ce l’avimmo fatta!” (“Nous y sommes réussis!”) furent ce qu’Enzo vit au moment qu’il se réveillait d’une grave syncope; ça le tint à la limite entre la vie et la mort.

Ninì Cafiero se souvient du visage du Professeur qui souriait à travers le hublot de la chambre hyperbare, où il restait pendant tout le soins en le gardant conscient. Le soir, le Prof lui offrit de la pizza, du poisson grillé et de la bière.

Nombreux sont les plongeurs sauvés par la vertu du Prof. Pour un plongeur tourmenté ou bien souffrant d’une maladie qui menaçait la non-conformité à la plongée, juste le nom du Professeur Pallotta était la sûreté d’être entre les mains d’un Grand.

Pas seulement plongée subaquatique. Dans les années ’80 le professeur Mauro Ficini, un autre pionnier de la médecine sous–marine, l’appela de Florence en disant : « Je vais perdre la jambe à cause d’une obstruction de l’artère ; je n’ai aucune intention de vivre comme handicapé ». Le Professeur lui répondit : « Mauro, tiens le coup, ne dis pas de bêtises et ne te fais couper rien, j’arrive ». Il organisa avec le professeur Giampaolo Novelli, directeur de l’Institute d’Anesthésie et CPR de l’Université de Florence, et avec Roberto Galeazzi, propriétaire d’une entreprise fabricante chambres hyperbares, l’aménagement d’une unité hyperbare qui permit à Ficini de sauver sa jambe.

Sa relation avec l’oxygénothérapie remonte à son début. Le 30 septembre 1931, il naît à Rome avec des complications respiratoires et on dit à son père qu’il est né mort. Une infirmière allemande le jeta dans l’eau et la glace et, à peine il reprit à respirer, l’oxygène le sauva. Son imprégnation pour la médecine sous–marine se montra quand il n’avait que huit ans : à Vietri sul Mare il resta bloqué entre deux roches pendant qu’il était en apnée, il s’évanouit et il se sauvé de la noyade seulement grâce à la ressac de la mer qui le rattrapa en surface. En 1958, à vingt-sept ans, le jeune Raffaele Pallotta, officier médical de la Marine Militaire, aida dans la chambre hyperbare un officier de la Marine grecque, souffrant et d’un grave accident de décompression et d’un choc septique à cause d’une gangrène gazeuse au membre inférieur droit. Pendant le soins hyperbare, Pallotta dut le réanimer avec la respiration artificielle et l’aide d’un recycleur à circuit fermé à oxygène (ARO). Pour son remarquable engagement physique et la déshydratation, Pallotta s’évanouit plusieurs fois à la fin du soins hyperbare et il tomba en sommeil profond. Ses conditions étaient tellement critiques que le Ministre de la Défense, le Chef d’État-Major et l’Amiral Inspecteur pour la Santé communiquèrent à sa femme Mariolina que plusieurs journaux étaient en train de publier la nouvelle de la mort de son mari, héroïque officier médical « se sacrifie pour sauver un officier de Marine hellénique » (Il Giornale d’Italia, mercredi 27 août 1958). Ce n’était pas comme ça.

Distingué et érudit pionnier de la médecine sous–marine et hyperbare. Comme scellement pour son abnégation, six Médailles d’Or resplendissent sur sa poitrine (parmi lesquelles celles de la Valeur Civile, la Valeur de Marina, de la Santé Publique, de la « Mission du Médecin », la grecque pour Acte de Courage Exceptionnel) et plusieurs Croix d’Argent (parmi lesquelles celle au Mérite Sportif). Amiral Médecin de la Marine Militaire Italienne. Il a été consultant de l’État-Major de la Marine pour la Médecine et il a représenté l’Italie à l’intérieur du Comité pour les Urgences en Mer de l’Organisation du traité de l’atlantique nord (NATO). Membre du Haut Comité de l’Académie Européenne des Sciences, des Arts et des Lettres de Paris. Membre étranger de l’Académie de France. Chevalier de la Légion d’Honneur. Citation d’Honneur du Congrès des États-Unis. Président d’Honneur de la «International Hyperbaric Society». Chevalier du Souverain Militaire Ordre de Malte. Commandeur de Justice de l’Ordre du Saint-Sauveur. Chevalier avec Plaque de l’Ordre Sacré et Militaire constantinien de Saint-Georges. Ancien Président de la Garde-Côte Auxiliaire.

Orgueilleux d’avoir été le fondateur et le premier Président, à Ustica en 1983, de la prestigieuse «Accademia Internazionale delle Scienze e delle Tecniche Subacquee» qui représente l’Italie dans le Réseau des Académies Méditerranéens de l’UNESCO, composée par les plus importantes personnalités qui ont reçu le «Tridente d’Oro» (le Nobel de la Culture Marinaire). D’avoir été créateur et Président de l’Entité Morale «Biennale del Mare» qui agit pour le développement des relations culturelles et d’entreprise parmi les peuples côtiers méditerranéens; tout ça sous le Patronage Permanent de l’UNESCO et sous le Haut Patronage du Président de la République, du Sénat de la République, de la Présidence du Conseil des Ministres et de nombreux Ministères, Universités et Entités. Il a reçu l’AWARD d’honneur de la part de la «International Hystorical Diving Society» en qualité de «Pionnier de la Médecine Subaquatique» ; il a été le premier à pressentir et expérimenter les propriétés pharmacologiques de l’Oxygène Hyperbare et à l’utiliser pour le traitement de plusieurs pathologies, en sauvant beaucoup de vies. Diverses le citoyennetés honoraires qu’il a obtenu, par exemple celle de Massalubrense, Ustica et Toulon.

En 1960 (à 29 ans), d’après l’invitation du Professeur Boerema, il participa à l’expérimentation «Live Without Blood» qui est un pilastre de la médecine hyperbare. Quelques cochons, auxquels presque tout leur sang avait été remplacé par une solution Ringer (eau et sels), survécurent en chambre hyperbare à 3 bar. C’était le début d’une nouvelle époque de la physiologie humaine.

En 1975 le Professeur fut l’un des fondateurs de la «Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica» (SIMSI), de laquelle il devint Président en 1980.

En 1992, pour les Edizioni Curto, il publia le traité en deux volumes «La Medicina Subacquea e Iperbarica» qui est la Bible italienne de la discipline même aujourd’hui. Le Traité relie plusieurs disciplines médicales auxquelles la thérapie hyperbare affère, en concernant les professionnels de plus grand talent.

En 1997, en un moment difficile pour la médecine hyperbare italienne, il accepta la Présidence de l’Association Nationale Centres Hyperbares Italiens (ANCIP) en poursuivant le but de s’opposer à l’affairisme politique et relancer la discipline.

Claire c’est sa vision d’une Société meilleure pour laquelle il s’est activement engagé. Membre du Rotary Club depuis 1969. Ancien Président de l’Istituto Culturale Rotariano Italiano. Directeur du Rotary International, après en avoir été le porte-parole pour l’Europe, l’Afrique et le Moyen-Orient; représentant près l’UNESCO (Paris) et la FAO (Rome). Il a dirigé les magazines «Rotary» et «Realtà Nuova». On lui a conféré neuf «Paul Harris Fellow» (3 Rubis), le «Distinguished Service Award» (maxime accréditation de la Rotary Foundation), le «Distignuished Award in the Polioplus Campaign» (campagne pour la promotion de la vaccination contre la poliomyélite).

L’amour pour sa femme Mariolina, qu’il a connue au temps de la formation universitaire en médecine, et pour ses fils (Annamaria, Roberta, Flavia et Fabrizio Michele) a été sa principale source d’énergie.

Pour moi, il est un le Maître.

C’était en lisant ses articles de médecine sous-marine sur « Mondo Sommerso » que je décidai, encore adolescent, d’engager cette discipline. Je le connus en 1988, encore étudiant à la deuxième année de Médecine. Son désir de transmettre la connaissance et l’expérience qu’il avait acquis me fascina. Comme toutes les grandes gens, il n’a jamais été avare de conseils et explications. J’ai vécu avec Lui le rêve de l’Istituto di Ricerche e Studi Subacquei e Iperbarici de l’Administration Provinciale de Naples, fondé en 1980 comme projet multidisciplinaire qui anticipait les temps: trop en parallèle au rythme de la Politique. Une grande chance perdue pour Naples et l’Italie.

Sa «Scuola Interdisciplinare di Medicina Iperbarica Napoletana» (SIMIN) a alimenté ma passion : chaque rencontre était source de projets de recherche inédits sur la médecine sous-marine et hyperbare.

Le Professeur m’a transmis l’engagement envers l’innovation juste et équilibrée, en franchissant les résistances de l’ambiance scientifique, traditionnellement conservatrice. Il aimait l’affirmation de George Bernard Shaw: «L’homme raisonnable s’insère dans le monde, le déraisonnable insiste pour essayer d’adapter le monde à lui-même. Alors, les progrès dépendent des hommes déraisonnables». Ça signifie constant sacrifice et engagement actif afin de faire partie d’une élite qui dérive du travail et d’une conduite morale intolérante envers la médiocrité. Il m’a enseigné que seulement l’enthousiasme peut constituer le combustible capable de faire partir la locomotive de notre engagement professionnel et social. Avec Lui j’étais et je suis –d’un projet à l’autre-  attentif à la constate amélioration. Cette-ci c’est la leçon qu’il laisse vive en moi, en nous tous.

Je désire conclure avec le message de Mme Beatrice Lorenzin, Ministre de la Santé (8 août 2017) : «Je veux exprimer mes plus sincères condoléances à vous tous. Pionnier de la Médecine Sous-marine et Hyperbare en Italie, avec lui on a perdu un point de repère pour nous tous. Nous nous souviendrons toujours de lui comme génial et fructueux Auteur de publications internationales, très valable professionnel dédié à sa mission, pour laquelle il a reçu nombreuses accréditations internationales, parmi lesquelles se démarque la Médaille d’Or au mérite de la Santé Publique. Son décès c’est un grave deuil pour notre Santé et notre Pays. Il restera toujours dans nos cœurs et à lui toujours iront notre estime et notre appréciation». Merci de tout cœur, Honorable Ministre, le Professeur Raffaele Pallotta d’Acquapendente, «Lello», est effectivement imprimé en nous.

Pasquale Longobardi

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