Ossigeno iperbarico: una possibile via per recuperare la mente dopo un trauma cranico

Ossigeno iperbarico una possibile via per recuperare la mente dopo un trauma cranico
Ossigeno iperbarico una possibile via per recuperare la mente dopo un trauma cranico

I traumi cranici (TBI, Traumatic Brain Injury) sono una delle principali cause di disabilità nel mondo e spesso lasciano conseguenze a lungo termine, soprattutto sul piano cognitivo. Chi subisce un TBI può avere difficoltà di memoria, attenzione, pianificazione, velocità di elaborazione mentale e coordinazione motoria, rendendo complicate anche le attività quotidiane più semplici.

Una strategia innovativa che sta suscitando interesse è l’ossigeno terapia iperbarica (OTI). Questa tecnica prevede la somministrazione di ossigeno puro in una camera pressurizzata, aumentando l’apporto di ossigeno al cervello danneggiato. In teoria, questo può ridurre l’infiammazione, stimolare la rigenerazione dei neuroni e migliorare la funzionalità cerebrale.

Un recente studio https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/41180753/ ha raccolto e analizzato tramite una revisione sistematica della letteratura ed eseguendo una metanalisi del quattro studi individuati (due trial randomizzati e due analisi retrospettive). Questi lavori hanno coinvolto 250 pazienti con TBI di diversa gravità. I pazienti sono stati trattati con cicli compresi fra le 40 e le 60 sedute con batimetria fra 1.5 e 2 ATA. Gli studiosi hanno utilizzato come sistema di valutazione NeuroTrax, una batteria di test computerizzata che misura le principali funzioni cognitive in modo oggettivo e standardizzato che si basa su far eseguire al paziente diversi compiti sul computer, come ricordare parole o immagini, risolvere problemi, reagire rapidamente a stimoli visivi o auditivi e svolgere esercizi di coordinazione motoria. I risultati vengono trasformati in punteggi standardizzati (media = 100, deviazione standard = 15), confrontabili con la popolazione generale della stessa età.

I risultati sono promettenti: dopo il trattamento con OTI, i pazienti hanno mostrato miglioramenti significativi in tutti i principali domini cognitivi. In particolare:

  • Memoria: miglioramento medio di 10 punti

  • Attenzione: +8 punti

  • Funzioni esecutive (pianificazione, problem solving, controllo degli impulsi): +7 punti

  • Velocità di elaborazione delle informazioni: +7 punti

  • Abilità motorie: +5 punti

  • Cognizione generale: +7 punti

Interessante notare che l’efficacia della terapia tende a essere maggiore con l’aumentare dell’età dei pazienti, mentre non sembra influenzata dalla gravità del trauma subito.

Limiti e prospettive future
Nonostante i risultati incoraggianti, gli studi finora disponibili sono pochi e con metodologie differenti. Servono quindi ricerche più ampie e rigorose per confermare i benefici e stabilire protocolli standardizzati di trattamento.

 

In sintesi, l’ossigenoterapia iperbarica rappresenta una promettente strategia per migliorare la funzione cognitiva dopo un trauma cranico. Se confermata da ulteriori studi, potrebbe diventare un alleato importante nella riabilitazione dei pazienti affetti da TBI, migliorando memoria, attenzione e qualità della vita.

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