In questa sezione trovate le indicazioni per la cura delle ulcere venose con l’impiego dell’ossigenoterapia iperbarica

Gold standard del trattamento delle ulcere venose è il trattamento locale e l’elastocompressione. Nel 1994 Hammerlund (34) in uno studio prospettico, randomizzato, in doppio cieco riporta che l’OTI è utile nei pazienti non diabetici con ulcere croniche degli arti inferiori diminuendo del 35,7% la dimensione delle lesioni in 6 settimane (30 sedute di terapia) rispetto al 2,7% dei pazienti controllo. Non viene però precisata la natura delle ulcere né se i pazienti sono affetti da Patologia arteriosa ostruttiva.

Nelle ulcere venose la terapia chirurgica è indicata quando le terapia conservative falliscono o in caso di recidiva. L’OTI ha un ruolo limitato ma utile nel preparare il fondo dell’ulcera a ricevere un eventuale innesto cutaneo (35) e, in caso di sovrainfezione dell’ulcera refrattaria ad altre procedure terapeutiche, agisce in sinergia con gli antibiotici mirati determinati sulla base dell’antibiogramma (36).

Raccomandazioni SIMSI e pratica clinica
  1. E’ necessario attuare lo studio vascolare dell’ulcera venosa con adeguato iter diagnostico, prima di avviare il paziente all’OTI.
  2. Deve essere attuata l’elastocompressione dell’arto inferiore interessato, prima di avviare il paziente all’OTI.

L’OTI è adiuvante per la preparazione dell’ulcera alle procedure ricostruttive

L’OTI è applicata a scopo adiuvante nel caso di sovrainfezioni refrattarie della lesione

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