Accademia di Medicina di Torino – evento 13 ottobre

L’Accademia di Medicina di Torino organizza per il 13 ottobre alle ore 21 un confronto fra Lidio Maffi e Giuliano Vezzani sul tema “Ossigenoterapia iperbarica e necrosi avascolare ossea”.

Si svolgerà nell’aula magna di via Po 18, a Torino, con possibilità di seguire a distanza la conferenza collegandosi al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

Lidio Maffi spiega in un articolo apparso su “Torinomedica.com” come l’ossigeno puro “assunto a pressioni superiori a quelle atmosferiche in speciali ambienti chiamati camere iperbariche stimola il ripristino delle normali funzioni fisiologiche accelerando la guarigione e promuovendo la rivascolarizzazione delle aree ipoperfuse o ischemiche”.

Lidio Maffi è Direttore sanitario del Centro di Medicina iperbarica di via Pola a Torino.
Giuliano Vezzani è docente al Master di secondo livello in Medicina subacquea iperbarica all’Università di Padova. Li introduce Alessandro Massè, professore di Ortopedia e Traumatologia all’Università di Torino. E’ necessaria la prenotazione scrivendo all’indirizzo mail accademia.medicina@unito.it.

IV trimestre 2020

Abbiamo intervistato il Dottr Vezzani in occasione dell’evento del 13 ottobre

1) Gentilissimo Dottor Vezzani, che ruolo ricopre esattamente?

Scientific Advisor of Department of Biomedical Sciences, Physiological Laboratory, University of Padova, Padova, Italy.

2) L’Accademia di Medicina di Torino organizza per il 13 ottobre un confronto fra lei e Lidio Maffi sul tema “Ossigenoterapia iperbarica e necrosi avascolare ossea”, ci vuole anticipare qualcosa sull’argomento?

La mia relazione si baserà sul dato clinico che necrosi avascolari della testa del femore possono essere trattate con ossigenoterapia iperbarica…con un numero sufficientemente elevato di trattamenti, almeno 80 sedute iperbariche. Il dato fondamentale è che la necrosi deve essere allo stadio inziale (I* II* stadio della classificazione di Ficat).

3) Qual è l’obiettivo dell’evento?

Obiettivo dell’evento è quello di portare a conoscenza dei colleghi ortopedici l’esistenza della ossigenoterapia iperbarica quale indicazione per questa patologia quando è allo stato iniziale.

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