D – Mi descrivi il Personale che lavora presso la struttura da te diretta?
R – Il Personale è inquadrato con contratto a tempo indeterminato, dipendente dalla struttura da personale dipendente da Cooperative e da liberi professionisti medici; è costituito da 3 tecnici iperbarici, da 2 infermieri professionali con le funzioni di accompagnare in camera iperbarica i pazienti e nell’attività ambulatoriale, coordinare l’attività quotidiana di accoglienza, gestione e medicazioni periodiche. Si intende riattivare prossimamente l’ambulatorio di vulnologia e medicazioni avanzate, per il quale sarà però necessario disporre di una figura infermieristica in più. Fanno parte della squadra di collaboratori 13 medici, dei quali 3 specialisti in Anestesia e Rianimazione, compreso il sottoscritto, con la qualifica SIMSI di esperti in Medicina Iperbarica; un Neurochirurgo specialista in Medicina Subacquea e referente per l’attività subacquea del centro, 10 medici con specialità diverse o non ancora specialisti, che si occupano della gestione in Camera dei pazienti.
D – Quali sono le criticità che più avverti sull’organizzazione della tua attività lavorativa?
R – Purtroppo le risorse umane sono notevolmente diminuite negli ultimi anni e non solo per la pandemia. In particolare vi è carenza di Anestesisti che possano garantire, oltre al coordinamento dell’attività quotidiana, le reperibilità (H24) e i trattamenti dei pazienti critici. Infatti gli Anestesisti che escono dalle nostre Scuole di Specialità si orientano verso le altre branche (Anestesia, TI e Terapia del Dolore) e spesso non vengono nemmeno avvicinati alla Medicina Iperbarica.
D – Quali le urgenze iperbariche più frequenti?
R – Le richieste più frequenti in campo di urgenze sono riportate di seguito (tra parentesi numero tot di pazienti trattati negli degli ultimi 5 anni, fino al 30/09/2021): Intossicazioni da CO (121), Crush Syndrome (35), Infezioni necrotizzanti comprese le sindromi del Fournier (13), incidenti da decompressione (10).
D – Se potessi essere ricevuto da un ipotetico interlocutore nel settore della Sanità Lombarda, quali suggerimenti daresti per migliorare l’aspetto assistenziale del settore?
R – La necessità di un coordinamento tra i centri Iperbarici della regione (Lombardia), già citata
D – Ed ora, come proposto sempre a tutti i colleghi intervistati, hai l’occasione di “sputare il rospo” o, se preferisci, di “vuotare il sacco”.
R – Quanto già riportato sopra rappresenta le nostre maggiori aspirazioni e richieste.
R – Grazie, e buon lavoro anche da parte nostra!