Inter nos – Intervista a Lidio Maffi

di Mariano Marmo

In questo numero, intervista a:

Lidio Maffi, medico ed odontoiatra. Master nel 2009 in Medicina subacquea e iperbarica presso la Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna di Pisa. Dal 2006 ha svolto l’incarico di coordinatore sanitario e dal 2012 è Direttore Sanitario del Centro OTIP di Torino. Il Centro, accreditato nel 2016 dalla Regione Piemonte, dispone di una camera iperbarica Hypertech Zyron dalla capienza di 12 posti più il “Tender”. In questa contingenza pandemica l’occupazione della camera è ridotta ad otto persone distanziate da pannelli in plexiglass e con pause in aria con maschera indossata. La Camera ha diametri generosi: 220 cm, che agevolano la gestione di Pazienti barellati o provenienti dai reparti di Rianimazione sostenuti e monitorati attraverso il respiratore Siaretron 1000 Hyper ed un monitor esterno collegato tramite passaggio a scafo. All’interno, durante il trattamento, è possibile anche eseguire la TcPO2 peri lesionale tramite il sistema Perimed. La corretta assunzione di O2 in maschera viene garantita tramite un sistema di misurazione nell’espirato che consente al Tecnico di allertare il Medico all’interno perché ponga in essere i correttivi del caso. Il centro è attivo dalle 8.00 alle 17.00 e garantisce la risposta alle emergenze tramite un servizio di reperibilità h 24.

 

Dott. Lidio Maffi e Staff tecnico sanitario

 

D – Mi descrivi il personale che Lavora presso la struttura da Te diretta?

R – L’organico è composto da 3 tecnici iperbarici ed una infermiera. Oltre al Direttore Sanitario collaborano nella gestione dei trattamenti 4 medici di cui due formati nei Master di Medicina Subacquea e Iperbarica.

D – Quali sono le criticità che più avverti sull’organizzazione della tua attività lavorativa?

R – Come puoi intuire dai numeri sopra riportati siamo veramente all’osso, soprattutto per quanto riguarda il personale medico che accompagna i pazienti durante il trattamento, costringendoci in molte occasioni ad eseguire due compressioni nella medesima giornata. Al riguardo ho posto in essere rigide disposizioni che impongono loro, in questo caso, periodi alternati di respirazione di O2 così da ridurre il rischio di accumulo di N. Il problema dei collaboratori medici si sta facendo sempre più pressante poiché anche i giovani colleghi, sui quali dopo adeguata formazione potevo contare, sono attualmente super impegnati nella somministrazione di vaccini o nella copertura di turni nelle Usca o nei centri Covid. Se da aprile a settembre la carenza di medici è tutto sommato gestibile ora con l’approcciarsi della stagione fredda e l’inizio delle intossicazioni da CO l’esiguità dei collaboratori di cui dispongo si farà certamente sentire. Considera che ogni anno trattiamo mediamente 120 pz intossicati da Monossido di Carbonio per lo più in orario notturno spesso anche in condizioni critiche.

D – Quali le urgenze iperbariche più frequenti?

R – Da alcuni anni a questa parte, grazie ai buoni risultati ottenuti ed alla sensibilità degli Otorini, il 50% dei trattamenti da noi eseguiti riguardano le ipoacusie improvvise. Come specialista in OTI faccio parte del comitato regionale sulla medicina iperbarica in cui è stata creata una commissione proprio sul trattamento delle ipoacusie improvvise dove abbiamo elaborato un ottimo PDTA regionale frutto di un confronto costruttivo con Universitari e Direttori delle strutture di ORL piemontesi. Questa ottima collaborazione, affiancata da una analoga con i Maxillo-Facciali, ha fatto sì che oltre alle ipoacusie ci vengano inviati un discreto numero di pazienti con necrosi post attiniche in seguito a tumori testa-collo. Sono casi molto complessi ma i risultati ottenuti dalla OTI sono davvero eclatanti. Per il resto, ambulatorialmente, trattiamo pazienti con ulcere difficili, diabetiche e non, osteomieliti croniche e purtroppo poche necrosi ossee avascolari. Non posso non citare quello che considero il mio personale contributo alla ricerca iperbarica e cioè il trattamento di stenosi o trombosi dell’arteria epatica post trapianto di fegato in collaborazione con il Liver Transplantation Center di Torino, uno dei più grandi in Europa. Ad oggi, dal 2007, abbiamo una casistica di circa 50 pazienti che ci pone ai vertici dell’esperienza mondiale in questo campo. Purtroppo, non per nostra mancanza, poco è stato scritto a riguardo. Ovviamente trattiamo in urgenza Crush Syndrome, sub amputazioni ed in genere la traumatologia da incidenti stradali o infortuni lavorativi così come le INP e, in deciso aumento, le sindromi di Fournier. Come vedi non ci facciamo mancare niente e, essendo un centro extra ospedaliero, dobbiamo affrontare questi casi critici con molta prudenza e percorsi costantemente rodati.

D – Ed ora, come sempre propongo agli intervistati di questa rubrica, hai l’occasione di “sputare il rospo” o se preferisci, a “vuotare il sacco”. Comincia pure:

R – Sono tanti i sassolini nella scarpa che vorrei levarmi: primo fra tutti il ritardo con cui il legislatore piemontese ha affrontato la OTI. Prima del 2016 quasi tutte le patologie di nostro interesse erano a carico diretto del Paziente o, al massimo, con un piccolo rimborso indiretto. Capirai che questa situazione, unita alla chiusura nel 2000 della Camera Iperbarica delle Molinette, ha comportato una dualità fra la necessità di trattamenti e le prescrizioni. Per far un esempio, un paziente con necrosi della testa del femore doveva sborsare di tasca propria 5 o 6mila euro per i nostri trattamenti. Chi poteva permetterselo? Negli ultimi anni stiamo cercando, anche grazie alle iniziative scientifiche da Noi promosse o alla mia docenza in due master universitari regionali, di invertire la china ma dopo tanto ritardo è francamente un’opera titanica soprattutto se portata avanti dal solo soggetto privato. Uniscici il risicato budget regionale riservatoci ed avrai il quadro completo delle difficoltà in cui mi muovo. 

Se è vero che le sfide mantengono giovani ebbene, devo confessarti, che ora vorrei invecchiare un poco anch’io.

 

Grazie Lidio, e buon lavoro!

                                                                               
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