SIMSI: “A Padova più grandi nomi medicina subacquea e iperbarica” 2-4 Dicembre 2022

Rilanciamo, qui di seguito, uno dei molti articoli che hanno provveduto alla copertura mediatica della recente tre-giorni di Medicina Subacquea ed Iperbarica, 2-4 dicembre 2022.

La fonte di questo aggiornamento è la newsletter del 6 dicembre 2022 dell’  “Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri” 

Aula Magna del Bo- Università di Padova 

 

“I più grandi nomi del mondo accademico, militare e sportivo degli ambienti estremi, iperbarici o ipobarici hanno consacrato Padova Capitale mondiale della medicina subacquea ed iperbarica. Una celebrazione lunga un fine settimana, dal 2 al 4 dicembre, in occasione dell’800° anno dell’Università di Padova che ha accolto la 25esima edizione del Congresso Nazionale SIMSI ed il Simposio internazionale di fisiologia e medicina ambientale, organizzato dalla Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica, con il motto di Respira Ripara Rigenera. Così si legge nella nota diffusa dalla Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (SIMSI).
Rosario Rizzuto e Antonio Paoli
Ad aprire la tre-giorni all’Aula Magna del Bo è stato Antonio Paoli, prorettore al Benessere dell’ateneo, seguito dal professor Rosario Rizzuto, rettore dal 2015 al 2021, che con orgoglio ha sottolineato: “Con gli studi degli ultimi anni ci siamo spinti nella medicina verso una rotta che ha portato un’unitarietà di sapere che significa ora la possibilità di condividere tecniche e scoperte tra branche diverse della medicina, integrandosi l’una con l’altra, consentendo ad ogni ambito di evolversi. Questo consente di migliorare la cura dei pazienti e comprendere al meglio il funzionamento dei meccanismi dell’uomo”.
Federico Caner – Assessore al Turismo della Regione Veneto
A congratularsi per i risultati anche le istituzioni, attraverso l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner: “Una maniera rivoluzionaria di generare sapere e cultura, sviluppando di riflesso attrazioni culturali. Torno alla mia università da appassionato di subacquea, scoprendo che ha scelto come laboratorio la piscina Y-40, incrociando così la scienza, lo sport ed il turismo, appunto, e consentendo di far scoprire i benefici delle acque termali di Abano e Montegrotto, storica eccellenza sanitaria regionale”.

“Questa, infatti- spiega il comunicato- la ragione per cui si è scelta Padova come sede dell’importante simposio, sede di più eccellenze nella ricerca scientifica come nella formazione: dall’Università, che ospita il Master di Medicina subacquea ed iperbarica, nonché la Scuola di Specializzazione di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore, a Y-40« The Deep Joy, la piscina con acqua termale che raggiunge i – 42 metri, il più grande laboratorio subacqueo al mondo a profondità reale“.

 

 

 

A condurre i lavori del convegno il professor Gerardo Bosco, in qualità di presidente Simsi e direttore del master patavino, che ha spiegato: “Stiamo facendo un lavoro importante sull’uomo, prima e dopo l’immersione, ma ora anche durante, direttamente quando si trova in profondità in piscina. Questo ci consente di investigare sull’ipossia e di allargarci a tanti aspetti connessi che fanno parte del quotidiano di tutti. Dalle apnee notturne in adulti e bambini, fino a problematiche come l’osteoporosi o a quelle legate all’invecchiamento, tutto passa attraverso questo tipo di studi”.

 

Ad incuriosire sin dalla prima giornata di lavoro, la partecipazione della Marina Militare Italiana per la quale il dott. Gualtiero Meloni ha spiegato: “L’importanza di tutelare la salute del personale che si spinge in ambienti estremi durante il servizio in certi settori, ma anche l’importanza di mettere a punto diagnosi cliniche in tal senso”. Il riferimento è per lo più al Gruppo Operativo Incursori e Gruppo Operativo Subacquei del Comsubin e all’unica donna palombaro, Chiara Giamundo, che ha raccontato fino a che punto si stanno spingendo, in un contesto in cui sono intervenuti anche US Navy e French Navy, nonché l‘Aeronautica Militare Italiana.

A raccontare l’attualità delle ricerche per questo ente, è stato il Tenente Colonnello Angelo Landolfi, in partenza per il primo volo suborbitale per civili che ha spiegato: “Spazio e subacquea sembrano mondi diametralmente opposti, ma, come dico sempre, basta cambiare il segno e le problematiche, la fisiologia e la fisiopatologia dell’uomo esposto alle grandi profondità o alle altissime quote, fino allo spazio, sono le medesime in questi ambienti estremi. Vanno, quindi, conosciute e gestite per proteggere i sommozzatori come gli astronauti o gli aviatori. La simulazione della microgravità, inoltre, si può effettuare solo in scafandri subacquei chiusi in particolari piscine, dove allenare le prestazioni del personale all’ipossia e iperossia, riducendo i rischi legati al fattore umano e aumentando la sicurezza del volo. Questo ci conduce ancora una volta ad accorgerci che la fisiopatologia dell’uomo è sempre la stessa”.

 

“A confrontarsi sugli sviluppi più avanzati della ricerca, con un approccio multidisciplinare e condiviso, sono state realtà accademiche internazionali quali Duke University, Penn University, Karolinska Institutet, University of South Florida, University of Maryland, sotto l’egida delle società scientifiche di riferimento (SIMSI, SIAARTI, EUBS e UHMS), con l’obiettivo di proporre e consolidare flow-charts e linee guida per le patologie indotte da ipossia e ischemia”, conclude SIMSI.

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