A.A.A. Cercasi Medico per un programma di ricerca in Antartide!

L’ESA (Agenzia Spaziale Europea) è alla ricerca di un medico per condurre un’interessante ricerca sulle capacità di adattamento fisiologiche e psicologiche dell’uomo negli ambienti straordinari.

La Partenza è prevista in novembre 2018 e il rientro a Gennaio 2020. Destinazione: Antartide, più precisamente la base “Concordia” che comprendente i laboratori di ricerca delle stazioni IPEV del French Polar Institute e del Italiano PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide). Meta davvero particolare, remota, isolatissima e ostile (altitudine della base circa 4000 mt: condizione che genera un ambiente costantemente ipobarico e ipossico, con una temperatura esterna media di circa -50° C e picchi freddi sino a -80°C, infine ad una latitudine che prevede più di 4 mesi di buio continuo).

Condizioni però uniche e perfette per l’ambizioso obiettivo del programma di ricerca: ottenere dati e informazioni preziosissime e necessarie per preparare al meglio l’invio e la permanenza (ormai prossimi!) degli astronauti su Marte e nuovamente sulla Luna.

In particolare le ricerche per questa missione saranno focalizzate su:

  • analisi della riduzione delle capacità di pilotaggio durante la permanenza prolungata in ambienti confinati ed estremi (Principal Investigator: Università di Stoccarda);
  • studio avanzato del metabolismo osseo e muscolare, valutazioni biochimiche costanti dei livelli ormonali dei soggetti, e ricerche in campo nutrizionale (Principal Investigator: Università di Berlino);
  • ricerche sulle variazioni del sistema immunitario e del microbiota intestinale nei soggetti residenti in un ambiente straordinario e confinato (Principal Investigator: Tubingen University Hospital, Germania);
  • studio degli effetti dell’ipossia e dell’ipobarismo cronico e dei processi biologici  di adattamento dell’uomo a queste condizioni (Principal Investigator: German Aerospace Center, Colonia).

La Deadline per l’invio del CV e della candidatura è fissata per il 4 febbraio.

Il medico subacqueo e iperbarico ha un background e una preparazione che potenzialmente lo rendono il candidato ideale per questa particolare attività di ricerca: in primis per i temi trattati (ipossia cronica e effetti dell’ipobarismo), e non in ultimo, perché conosce già bene gli ambienti confinati e le problematiche connesse, in quanto è la figura sanitaria che spesso segue ad esempio le attività degli OTS (Operatori Tecnici Subacquei) durante la loro permanenza in “saturazione”  e gli effetti che gli ambienti straordinari hanno sulle capacità dell’uomo.

Occasione davvero unica per gli appassionati di ricerca!

PS: Abbigliamento tecnico necessario è contrattualmente messo a disposizione dall’ESA!

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