5-6 dicembre Convegno Medicina Iperbarica a Cagliari: un approccio multidisciplinare

I prossimi 5 e 6 dicembre Cagliari ospita un’importante convegno sull’ossigenoterapia iperbarica ci siamo fatti raccontare dal Dott. Paolo Castaldi, Direttore Rianimazione e Medicina Iperbarica ASL Cagliari e dal Dott. Stefano Mancosu consigliere SIMSI, di cosa tratterà e ci siamo fatti dare qualche anticipazione sui temi che saranno trattati.

Perché è stato organizzato questo incontro e chi saranno gli ospiti che interverranno?

Dott. Castaldi Il centro di Medicina Iperbarica organizza un corso di due giorni, con la stretta collaborazione dell’ufficio formazione della Asl 8 di Cagliari, delle Università di Cagliari e Sassari, con un approccio multidisciplinare rivolto a tutte le specialità che operano in rete con il nostro centro, al fine  di aggiornare i protocolli terapeutici, affinare le  risposte sanitarie in emergenza ed in elezione, confrontarsi con le migliori realtà nazionali ed europee.

16-12-05 locandina IPERBARICA 5-6dicParteciperanno al corso in qualità di docenti: il Dr. Pasquale Longobardi, Presidente della SIMSI (Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica), Direttore del Centro Iperbarico di Ravenna, membro attivo della società scientifica europea di medicina iperbarica(ECHM); il Prof. Alessandro Marroni, Presidente del Dan Europe Foundation, membro attivo della società scientifica europea di medicina iperbarica(ECHM); il Dr. Giuseppe De Iaco , docente del Master del Sant’Anna di Pisa; il Dr. Alfonso Bolognini, Direttore del Centro Iperbarico di Platamona( Sassari); il Dr. Pietro Sentina, Dirigente Medico della Rianimazione e Medicina Iperbarica di Firenze. Inoltre descriveranno alcune tematiche specifiche i medici ed i sanitari del nostro centro quali  il Dr. Cesare Iesu, il Dr. Paolo isoni, il Dr. G. Luca Lai, il Dr. Stefano Mancosu, il Dr. Salvatore Murru, il Dr. Luca Patrignani, la Caposala Fabiana Matta, il Coordinatore tecnico Antonio Valdes.

Il Centro Iperbarico di Cagliari ha sempre promosso interventi culturali per perfezionare i protocolli di intervento per le patologie acute, come le subacquee, operativi sin dai primi minuti dell’evento, coinvolgendo gli operatori laici del primo soccorso, i sanitari dell’emergenza 118, la rete d’emergenza intraospedaliera, per ricercare maggior efficienza nel soccorso e trasporto,  riduzione dei tempi di intervento e maggior appropriatezza ed efficacia delle azioni sanitarie, centralizzazione dei pazienti verso il nostro centro. Il continuo aggiornamento dei protocolli terapeutici di diagnosi e cura ha prodotto progressivamente dal 1993, anno di nascita del centro, ad oggi, un  netto miglioramento dell’outcome e riduzione degli esiti invalidanti. Negli incidenti subacquei, è ormai prassi consolidata l’assistere l’attività respiratoria del subacqueo incidentato in ossigeno puro, sin dai primi minuti dopo la riemersione, la reidratazione, il rapido trasporto assistito sia dagli operatori del Dan Europe che  dagli operatori del 118 verso il centro iperbarico, un supporto e una presa in carico precoce dei sanitari del nostro centro con  passaggio di informazioni e attivazione rapida delle procedure di accoglienza dell’infortunato.

Il corso inoltre vedrà la partecipazione attiva degli specializzandi delle scuole di specializzazione in Anestesia e Rianimazione dell’Università di Cagliari e di Sassari, grazie all’interesse mostrato dai Direttori Prof. Finco e Prof. Terragni, che potranno così avvicinarsi alle tematiche della medicina iperbarica e visitare gli impianti del nostro centro, accompagnati da personale esperto.

Su cosa si stanno concentrando e su cosa si concentreranno nei prossimi mesi gli studi e le applicazioni dell’ossigenoterapia iperbarica che portate avanti a Cagliari?

Dott. Castaldi  Il Centro di Medicina Iperbarica di Cagliari è stato aperto nel  1993  presso l’Osp. Marino,  grazie  all’impegno  del Prof. Giancarlo Boero , Primario del Servizio di Anestesia e Rianimazione, che lo ha poi diretto sino  al 2000, quando è giunto alla pensione.

Il Centro di Medicina Iperbarica di Cagliari è unico in Sardegna per le caratteristiche della struttura e per la stretta contiguità con la rianimazione e con le specialità del presidio ospedaliero, che vede presente il Pronto Soccorso, la chirurgia d’urgenza, le chirurgie ortopediche, l’unità spinale e il servizio di riabilitazione, tutti i servizi diagnostici, operanti H24.

Può ricevere ed assistere i pazienti acuti ed operare H24 anche su patologie che necessitano di interventi urgenti di area critica  come le patologie subacquee, l’intossicazione da monossido di carbonio, le gangrene e le fasciti necrotizzanti, le sindromi da schiacciamento.

La presenza di un equipe sanitaria che opera  con un approccio multidisciplinare con la rete dei servizi ospedalieri e territoriali della città metropolitana permette una presa in carico completa anche per i pazienti che presentano patologie croniche come vasculopatie, diabete, patologie ortopediche, otorinolaringoiatriche, oculistiche, chirurgia maxillofaciali, reumatologiche.

Con delibera della Asl 8 di cagliari, il centro è stato rinominato il 31 maggio 2002, “Centro di Medicina Iperbarica Giancarlo Boero”, a ricordo della figura che fortemente ha voluto la nascita del centro e che ne ha permesso la crescita culturale e strutturale.

Oggi la Medicina Iperbarica della Asl Cagliari opera con due camere iperbariche multiposto, una dedicata all’attività routinaria nelle 12 ore diurne, l’altra dedicata alle urgenze e ai pazienti più complessi, attiva H 24.

E’ in grado di applicare protocolli terapeutici per tutte le indicazioni riconosciute dalle Società scientifiche nazionali ed internazionali. Riserva anche attenzione per alcune patologie rare o off-label nella volontà di dare, dove possibile, risposte sanitarie ai cittadini con patologie fortemente  invalidanti.

In questa attività quotidiana, la ricerca di una maggior efficacia delle nostre risposte e nei trattamenti richiede un impegno costante  e una tensione volta a perfezionare i protocolli, precisare la rete dei servizi e il coinvolgimento multidisciplinare attorno al paziente, attenti ad ogni particolare che possa rendere più accogliente e più efficiente il nostro “fare”.

I prossimi obiettivi, condivisi con la nostra Azienda Sanitaria, sono la riqualificazione e   miglioramento della rete e del percorso del piede diabetico e  delle ferite difficili in stretta collaborazione con i servizi diabetologici, le chirurgie e le ortopedie, le radiologie interventistiche e la chirurgia vascolare, i servizi di riabilitazione della nostra Asl. Su queste tematiche riteniamo peraltro particolarmente costruttivo il confronto con il Dr. Longobardi sulle le procedure del Centro Iperbarico di Ravenna, realtà di riconosciuta a livello nazionale ed internazionale.

La presenza del Prof. Alessandro Marroni, con il quale da anni collaboriamo strettamente, con profonda stima e amicizia, ci permetterà di rivisitare ulteriormente  i nostri protocolli di assistenza al subacqueo.

Infine un’attenzione particolare verrà dedicata alla sicurezza degli operatori con la collaborazione del Dr. Giuseppe De Iaco, figura di riconosciuto rilievo in questo campo.

Dott. Stefano Mancosu, lei si occuperà di due interventi il primo giorno: Il paziente critico in camera iperbarica, di cui parlerà insieme al Dott. Isoni, e Gli elettromedicali in ambiente iperbarico. Può darci qualche anticipazione?

Dott. Mancosu Il Collega dr Isoni esaminerà gli aspetti fisiopatologici e gli elementi pratici della gestione del Paziente Critico in Camera Iperbarica, mentre la mia relazione sarà una breve disamina dei principali dispositivi elettromedicali in uso attualmente.

Il nostro Centro Iperbarico, unico in Sardegna, fa parte della S.C. Rianimazione e Medicina Iperbarica, avendo quindi contemporaneamente competenze in entrambi i campi. Così da divenire Hub regionale per i pazienti con gravissime forme di patologia da decompressione, forme infettive tipo gangrene, fasciti necrotizzanti e celluliti, con quadri di sepsi grave, intossicazioni da monossido di carbonio di gravità clinica tali da aver bisogno di assistenza della funzione respiratoria, cardiaca e del circolo, della funzione renale e contemporaneamente ritrovarsi nelle indicazioni ad un trattamento di ossigenoterapia iperbarica. Siamo stati così impegnati, anche recentemente in due casi gravissimi di MDD con coma profondo, insufficienza respiratoria e cardiocircolatoria.

Questo tipo di trattamenti complessi necessita di una equipe formata ed affiatata, di risorse umane, strumentali e strutturali adeguate, di un know how elevato ed in continuo refresh, di una rete facilmente accessibile dei servizi diagnostici operante H24.

Non dimentichiamo l’importanza di poter contare su ulteriori figure professionali multispecialistiche quali chirurghi, ortopedici, neuroriabilitatori.

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