John Peters, Direttore Esecutivo UHMS presente al Congresso di Milano

Un caro saluto a tutti i Soci ed ai molti simpatizzanti della SIMSI. Mi chiamo John Peters, e sono il Direttore Esecutivo della ‘Undersea and Hyperbaric Medical Society’ (UHMS).

Sono onorato di poter partecipare, con un mio breve contributo sulla UHMS, a questo numero del vostro amato bollettino-SIMSI.
Vi troverete qualche mia riflessione su cosa sia la disciplina specialistica della medicina subacquea e iperbarica (da noi identificata come UHM) e sul ruolo che è ricoperto da società scientifiche di settore, quali sono la UHMS e la SIMSI.

L’UHMS è la Società che nel campo della UHM, e da oltre mezzo secolo, è riconosciuta come la principale “società scientifica di settore”.

La Undersea Medical Society (UMS) è stata fondata nel 1967; viene successivamente ribattezzata, nel 1986: UHMS, aggiungendo il termine ‘iperbarica’ al nome. Ed è proprio la UHMS che qui, negli Stati Uniti, ha stabilito i canoni operativi da adottare per la UHM.

Attualmente abbiamo circa 2000 membri, provenienti da 35 paesi, e abbiamo cinque affiliati internazionali, e la SIMSI è tra questi.

A partire dal 1972, la UHMS ha iniziato a stabilire le linee guida per la pratica efficace della UHM, pubblicando – nel 1977 – la prima edizione di ‘Linee guida UHMS sull’Ossigeno Terapia Iperbarica (da noi nota come HBO2, ovvero la vostra OTI). Risale al 2018 l’ultima revisione delle nostre Linee Guida, che sono ora giunte alla loro 14a edizione.

La UHMS pubblica dal 1974 una propria rivista, il ‘giornale della Undersea and Hyperbaric Medicine’; la nostra rivista è ora giunta al suo 48° volume, con articoli sempre sottoposti a rigorosa peer-review.
Siamo contenti del lavoro dei Colleghi ed amici della SIMSI che partecipano, con le loro ricerche ed articoli, ad arricchire i contenuti dell’UHM Journal.

Siamo orgogliosi che i membri della SIMSI continuino a essere alla avanguardia in importanti aree di ricerca, come la medicina iperbarica per la necrosi della testa del femore, e siamo fiduciosi che il loro lavoro porterà alla accettazione di nuova evidenza nelle indicazioni alla medicina iperbarica.

L’UHMS ha lanciato nel 1999 il programma Hyperbaric Facility Accreditation (HFA), un programma teso alla definizione e adozione di standard comuni in ambito UHM ed ad affrontare le preoccupazioni emergenti da una pratica talora irregolare della UHM in ambito clinico. Nel 2010, la UHMS e la Joint Commission (TJC), han stipulato un accordo di intesa per l’accreditamento; un accordo che è ancor oggi in vigore. TJC riconosce il programma di accreditamento elaborato dalla UHMS come modello di validazione delle strutture che utilizzano la UHM.

Questo è estremamente importante perché i dati continuano tuttora a dimostrarci che un’azione di monitoraggio/accreditamento delle specialità mediche ‘di nicchia’ è uno degli strumenti più preziosi per rendere la assistenza sanitaria sicura, trasparente e responsabile.

La UHMS ha completato oltre 400 sondaggi di accreditamento, inclusi alcuni eseguiti in sedi estere; il nostro principale obiettivo è che tutte le strutture iperbariche negli Stati Uniti conseguano l’accreditamento, per poter essere autorizzate a fornire servizi iperbarici.

Negli Stati Uniti è solo la certificazione in UHM da parte dell’Ordine di appartenenza ad essere tuttora il punto di riferimento, tuttavia la maggior parte dei medici che praticano l’UHM non può lasciare i propri ambulatori per ottenere quella richiesta e necessaria formazione annuale nella disciplina, consentita da una borsa di studio dedicata e accreditata sul tema. Non vi sono inoltre abbastanza spazi a garantire un adeguato ricambio dei medici che si ritirano dalla pratica della UHM e che vanno in pensione. Per questo motivo nel 2015 la UHMS ha lanciato il programma UHMS CAQ, evoluto nel Programma per la medicina iperbarica avanzata (PATH) nel 2017.

L’impatto del COVID ha visto annullati tutti gli incontri, i corsi, e gli accreditamenti già fissati in presenza, sia della UHMS che delle altre Società di settore. Tuttavia la UHMS aveva effettuato investimenti in tecnologia che ha ben presto consentito alla nostra organizzazione di trovare pronto e possibile adattamento a questa ‘nuova normalità’.

La UHMS continuerà a sviluppare sistemi e processi che supporteranno la Società e la disciplina dell’UHM; raggiungeremo questo obiettivo rimanendo focalizzati sui nostri scopi societari, ed il 100% dei nostri sforzi sosterrà le seguenti aree prioritarie:

1. Iscrizione
2. Istruzione, inclusi incontri, corsi e progetto PATH
3. Sicurezza e accreditamento delle U.O. di Medicina Iperbarica
4. Ricerca
5. Pubblicazioni tra cui la rivista UHM, linee guida, posizionamenti in materia iperbarica … ecc.

Promuovere la sicurezza per i nostri pazienti, la trasparenza, e la responsabilità, sono priorità assolute per l’UHMS. Ciò si ottiene con sforzi volti al continuo miglioramento dei processi, tra cui l’accreditamento delle U.O. di questa disciplina, la creazione e/o la promozione di standard (che comprendono linee guida, adeguatezza e congruità delle cure, ecc.), e la certificazione in UHM del personale medico e non-medico.

In qualità di partner affiliati, UHMS e SIMSI sono allineati su obiettivi comuni e insieme s’impegnano a migliorare la sicurezza, la pratica e l’efficacia del ricorso alla medicina iperbarica; su numerose questioni abbiamo lavorato in collaborazione, e ciò ha rafforzato la specialità, sia qui negli States che da voi, in Italia.

Grazie Dr. Bosco per questa opportunità di presentare personalmente, attraverso la tua newsletter, la mia amata UHMS ai membri della SIMSI; spero di poter condividere di più sulla UHMS e sulla nostra partnership nei prossimi numeri.

 

John Peters
UHMS Executive Director

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