E’ stato recentemente pubblicato questo interessante articolo retrospettivo sull’uso dell’OTI (ossigeno-terapia iperbarica) nel trattamento della Gangrena di Fournier che ne conferma ulteriormente l’efficacia e l’importanza nel percorso terapeutico multidisciplinare.
Questa patologia è caratterizzata da una gravissima infezione dei tessuti molli del perineo e degli organi dell’apparato genitale maschile che può rapidamente degenerare in necrosi dei tessuti (fascite necrotizzante) con una mortalità che nel passato raggiungeva il 50/60%.
Il miglioramento dell’approccio terapeutico multidisciplinare ha ridotto la prognosi infausta fra il 5 e il 15%.
Già numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come l’ossigenoterapia iperbarica sia una terapia di efficacia sinergica alle altre terapie per questa patologia (antibiotici e chirurgia).
Questo articolo conferma le evidenze già presenti in letteratura e paragona due gruppi di pazienti affetti da questa patologia (45 pz in quello di controllo trattati con antibiotici ed chirurgia) e quello di studio (17 pz che hanno effettuato anche il trattato con OTI): i risultati mostrano mortalità ZERO nei pazienti trattati con OTI e di 4,4% nel gruppo di controllo; interessante notare che, nonostante la presentazione clinica sia peggiore nel gruppo trattato con OTI la prognosi è migliore.
Il protocollo terapeutico OTI previsto per questa patologia prevede secondo le linee guida della Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica 30 sedute OTI che possono prevedere nelle prime due/tre giornate, in base alla gravità della presentazione clinica, due sedute quotidiane.