Definiamo subito il concetto di Ergonomia e Postura:
L’ergonomia è la disciplina che studia la migliore integrazione tra attività umane, attrezzatura e ambiente, finalizzate al maggior rendimento delle attività stesse, mentre la postura è l’adattamento personalizzato di ogni individuo all’ambiente fisico, psichico ed emozionale.
Il subacqueo, come singolo individuo, avrà una sua postura derivata da un mix di fattori genetici e ambientali.
In presenza di paramorfismi (dorso piatto fig. 2 – ipercifosi fig.1 ecc.), l’utilizzo della attrezzatura subacquea non idoneamente collocata può determinare uno stress infiammatorio sulla colonna vertebrale, sulle articolazioni e sul sistema muscolo-tendineo (es. la collocazione del gruppo ARA o della zavorra sulla C.V.).
A oggi la sicurezza in immersione sembra infatti essere legata più al benessere e allo stato di forma fisica individuale che al profilo di risalita, pertanto una scorretta interazione ergonomica può influire negativamente.
Questa può indurre un’azione meccanicamente stressante sul corpo del subacqueo, aumentando i fenomeni flogistici in particolare nei soggetti con predisposizione genetica alla infiammazione.
Di questo argomento si è parlato nel convegno “La Subacquea del nuovo Millennio” organizzato dalla NADD in uno splendido scenario naturalistico nel comune di Colico sul lago di Como.
Sono stati presi in considerazione i vari distretti articolari dalla ATM (articolazione temporo-mandibolare) alla colonna vertebrale agli arti inferiori con considerazioni e consigli sull’attrezzatura maggiormente indicata e sulla sua migliore collocazione. Fermo restando che la configurazione adottata dal subacqueo è una scelta personale e della didattica di riferimento.
Un esempio potrebbe essere una disfunzione della ATM che può determinare in immersione dolore articolare e subito dopo cefalea, l’azione correttiva è data dall’uso di un boccaglio anatomico termoformabile.
Molto importante è inoltre la corretta movimentazione del gruppo ARA della zavorra ecc. per non caricare in modo eccessivo la colonna vertebrale.
Visto l’interesse suscitato tra i partecipanti e nella convinzione che soltanto attraverso la conoscenza si possa sviluppare un maggior senso di consapevolezza da parte di tutti coloro che praticano la subacquea con ricadute positive in termini di minor incidenza delle problematiche connesse alle immersioni, la tematica relativa all’ergonomia del subacqueo ricreativo sarà oggetto di analisi e sviluppo ulteriore durante i convegni che nel 2017 saranno organizzati da SIMSI in Tour.