Conferenze Dive Doctor 29/02/2020 – Eudi Show 2020

CONFERENZE DIVEDOCTOR SIMSI, EUDI SHOW 2020

Sabato 29 febbraio


Ore Sala Anfitrite Sala Teti
10.30 10:30 - 11:00
Umberto Natoli (RM)
"Side-mount, quale beneficio?"
11.00 11:00 - 11:30
Eva Alessi (WWF Italia Onlus)
"Effetto plastica sulla salute dell’ambiente e dell’uomo"
11.30 11:30 - 12:00
Maddalena Vassura (RA)
Pasquale Gramaglia (Erbagyl)
"Corso pratico sul bendaggio funzionale: trattamento delle distorsioni ed altri piccoli infortuni sul luogo di immersione"
12.00 12:00 - 12:30
Dott.ssa Sonia Missiroli
Prof. Paolo Pinton
(FE)
nfiammazione: cos'è, è uguale per tutti, si può regolare?
12.30 12:30 - 13:00
Andrea Donati (Ponza Diving Center),
Simone Nicolini (Argentario Divers)
Il percorso didattico per diventare subacqueo tecnico in circuito aperto e con autorespiratore a riciclo / rebreather: quante ore, quali difficoltà, i benefici
14.00 14:00 - 14:30
Professor Abelli (Ferrara)
"Effetto delle microplastiche sui pesci in condizioni di laboratorio"
14:15 - 14:45
TV Angelo Doria (Guardia Costiera Genova)
"Il ruolo degli Operatori subacquei della Guardia costiera nel monitoraggio e tutela dell’ecosistema marino"
15.00 15:00 - 15:30
Vincenzo Lionetti(PI)
"Deterioramento cardio-cognitivo da immersione: come difendersi mangiando"
15.30 15:30 - 16:00
Giacomo Guerriero (Dive System)
Pasquale Longobardi (RA)
"Corso pratico sulla programmazione dei computer subacquei. Come impostare i Gradient Factors"
16.00 16:00 - 16:30
Ivan Calabrese (SUEX)
"Dive Propulsion Vehicle, DPV - scooter, per ridurre la fatica in immersione. Come scegliere, quale formazione"
16.30 16:30 - 17:00
Andrea Bada
"Esplorare il profondo: il racconto della esperienza vissuta"
17.00 17:00 - 17:30
Avv. Giancarlo D'Adamo (TO)
"Standard subacquei e Linee Guida in Medicina Iperbarica - aspetti giuridici e responsabilità professionali"
Gentilissimo Umberto Natoli, che ruolo ricopre esattamente?

Il mio ruolo è quello di giornalista e istruttore subacqueo, nonché autore del libro Sidemount Diving - Storia e Caratteristiche del Sistema, quest'anno aggiornato, nel quale ci sono anche due capitoli a firma di Pasquale Longobardi e di Francesco Fontana.

Qual è l'obiettivo della sua relazione "Sidemount, quale beneficio?"?

Presenterò i vantaggi del sistema e intervisterò quattro tra i massimi esperti italiani di configurazione sidemount: Nicola Ferroni, Gabrielo Longo, Alberto Costa e Giacomo Guerrieri.

Mentre domenica 1 marzo alle ore 11.30 presenterò "le nuove frontiere dell'archeologia subacquea". Il mio ruolo in questa sede, oltre che di giornalista, è quello di ricercatore archeologico subacqueo e fondatore nell'ambito della didattica NADD della sezione di archeologia subacquea assieme al Prof. Filippo Avilia, mirata alla formazione di varie figure di diverso livello, dal semplice appassionato, fino alle guide e agli operatori tecnici dedicati allo studio o al recupero.


Gentilissima Dott.ssa Sonia Missiroli, che ruolo ricopre esattamente?

Sono Laureata in biologia molecolare e cellulare all’Università di Ferrara e da circa 12 anni lavoro nel laboratorio Signal Transduction Lab del Prof. Pinton e con la Prof.ssa Giorgi. Ho un dottorato in biochimica e biologia molecolare e attualmente la mia posizione è quella di senior PostDoc e la mia principale area di ricerca è lo studio dei meccanismi molecolari che sono alla base di alcuni tipi di tumori.

Ho visto che il titolo della relazione è "Infiammazione: cos'è, è uguale per tutti, si può regolare?" , mi conferma?

Confermo. L’infiammazione è un processo fisiologico, indispensabile per il nostro organismo per ripristinare la corretta omeostasi cellulare in seguito ad un danno, come l’esposizione ad agenti patogeni. Fino a pochi anni fa l’infiammazione era considerato un problema come gli altri, un sintomo da “spegnere” con anti-infiammatori, ma di cui non preoccuparsi più di tanto. Oggi però questa visione è cambiata e l’infiammazione, meglio conosciuta come flogosi, è diventata un argomento di grande interesse per medici e ricercatori perché si è capito che un’infiammazione sostenuta e persistente nel tempo può compromettere la salute. A questo proposito negli ultimi anni è stato dimostrato come patologie molto diverse tra loro, come obesità, diabete, malattie neurodegenerative e cancro condividono meccanismi infiammatori. Nel laboratorio del Prof. Pinton e della Prof.ssa Giorgi ci occupiamo da anni di trasduzione del segnale, ossia di come le cellule recepiscono i messaggi e come comunicano tra di loro. Ultimamente stiamo approfondendo il ruolo di un particolare complesso coinvolto nell’infiammazione che si chiama NLRP3 inflammasoma; questo particolare complesso infiammatorio “sente” segnali di pericolo e si attiva per produrre molecole pro-infiammatorie, come l’interleuchina 1beta (IL-1b). Una buona, normale e regolare attivazione di questo NLRP3 inflammasoma, fa sì che si abbia una buona risoluzione infiammatoria; se però l’ inflammasoma diventa iper-attivo, la risposta infiammatoria viene definita esasperata, e può portare a condizioni patologiche. Si tratta di una risposta soggettiva, influenzata molto anche dallo stile di vita di ognuno, e ad oggi non esistono marcatori precisi che ci aiutino a costruire “un profilo infiammatorio” individuale, per capire se siamo soggetti ad un’infiammazione cronica sotto soglia che potrebbe provocare danni. Quello che stiamo studiando proprio adesso è come tutte le condizioni che portano ad un’iper-infiammazione, favoriscano la crescita tumorale rendendo meno efficaci i trattamenti chemioterapici, alterando la risposta del tumore ad esempio alla radioterapia. I nostri dati, ancora preliminari e che necessitano di ulteriori convalidazioni, dimostrano che con la terapia iperbarica riusciamo a controllare questa infiammazione “cattiva” e a riportarla ai valori di un’infiammazione positiva, rendendo più efficaci i trattamenti chemioterapici.

Qual è l'obiettivo della sua relazione?

L’obiettivo di questa relazione è di informare persone che sono al di fuori dell’ambiente medico-scientifico su un argomento che sta avendo sempre maggior interesse nel nostro ambito di ricerca. In alcune persone, per motivi non ancora chiari, la risposta infiammatoria diventa esagerata, cronica e quindi patologica. Comprendere i meccanismi molecolari che sono alla base di questa iperattivazione dell’infiammazione permetterà di mettere a punto un piano d’attacco per correggere un eventuale disequilibrio e di “spegnere” questo fuoco nemico. Contrastare l’infiammazione cronica può aiutare non solo a vivere a lungo ma anche a farlo nello stato di salute migliore possibile.

Gentilissimo Andrea Donati, che ruolo ricopre esattamente?

Dal 1991 sono fondatore e responsabile del Pònza diving center; oggi mi occupo principalmente dell’organizzazione del diving e dei corsi per utilizzo rebreather JJ-CCR.

Ho visto che il titolo della relazione è "Il percorso didattico per diventare subacqueo tecnico in circuito aperto e con autorespiratore a riciclo / rebreather: quante ore, quali difficoltà, i benefici" , mi conferma?

Naturalmente l’esperienza e le ore in acqua giocano un ruolo fondamentale per approcciare alla subacquea tecnica. Il percorso didattico non è difficile ma, certamente, non per tutti in quanto con il Reb occorre attitudine e Costante controllo.

Qual è l'obiettivo della relazione?

Cercare di insegnare al utente in CCR i trucchi per sfruttare al meglio le grandi opportunità che il Reb ci offre.


Gentilissimo Andrea Bada, che ruolo ricopre esattamente?

Il mio ruolo è ricercatore e esploratore di relitti ,militari e non, ho una scuola subacquea (centro immersioni Techdive),produco immagini e documentari.

Ho visto che il titolo della sua relazione è "Il monitoraggio con drone dell'inquinamento costiero", mi conferma?

È corretto: di recente con la E-Motion di Genova (società cinematografica) abbiamo vinto un bando della regione Liguria , stanziato con i fondi regionali europei, dando inizio ad un lungometraggio sulla mia biografia, sulla ricerca e esplorazione dei relitti. Mappando e immergendomi in diversi mari d’Italia su profondità e fondali che vanno da -20 metro fino a -180metri abbiamo riscontrato una grossa presenza di pesce e fauna marina, concentrata per la maggiore su secche e relitti.

Qual è l'obiettivo della sua relazione?

Spiegherò da dove arriva la plastica che finisce sui fondali e nella pancia dei pesci , il motivo per il quale i relitti aiutano così tanto il mare è cosa bisognerebbe fare per eliminare tutta l immondizia che giace sui nostri fondali. Faremo vedere cosa si può trovare su un relitto sconosciuto e inesplorato, diventato la casa di specie marine Sempre più difficili da vedere e filmare.

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